Guarda con il naso all’insù Palazzo Starita e scoprirai la Meridiana, l’orologio che segna le ore al variare del sole, posizionata in alto sulla facciata dell’edificio.
Storia delle Meridiane
I primi prototipi rudimentali di meridiana erano costituiti da un rozzo bastone infisso nel terreno che, proiettando un’ombra, permetteva di individuare in quale momento della giornata si era giunti.
L’arte di costruire gli orologi solari è la gnomonica e la pratica di misurare il trascorrere del tempo giornaliero attraverso orologi solari e meridiane si rinviene dai tempi antichi, nell’antico Egitto e successivamente ai tempi dei Greci e dei Romani.
Questi strumenti con l’ombra creata da una semplice asta e dal raggio del sole segnano l’ora e nel passato scandivano la vita quotidiana. Generalmente venivano posizionati sul campanile, sulla facciata di una chiesa o su edifici rilevanti per la vita della comunità.
La Meridiana di Palazzo Starita
In Piazza del Ferrarese, si erge imperioso Palazzo Starita, edificio neoclassico settecentesco alla cui cima campeggia un elegante orologio solare in marmo bianco. La meridiana in questione appartiene alla tipologia “fissa murale”, chiamata così perché situata sulle pareti esterne degli stabili in modo da essere facilmente visibile.
Arricchita da motivi decorativi a volute, presenta un quadrante rotondo purtroppo marchiato da una profonda crepa. Qui lo gnomone in ferro proietta l’ombra in direzione di dodici numeri in bassorilievo che, disposti a semicerchio, segnano l’ora.
fonte articolo Barinedita
In questo interessante articolo, si parla anche di altre tre antiche meridiane ancora presenti nella città di Bari: la seconda su un edificio in stile liberty del Murattiano, la terza sul prospetto di un fabbricato anni 30 del rione Carrassi e l’ultima (in realtà una riproduzione di una meridiana primordiale) all’interno di Parco 2 Giugno.
Grazie a Barinedita e a Google Maps, eccole!