La scelta dell’Ulivo, o meglio, della base di un tronco d’ulivo (nella fattispecie del così detto “secolare”), per la realizzazione del Marchio per Puglia cultura e territorio necessita di alcune considerazioni.
Il rapporto dei pugliesi con gli ulivi è qualcosa di ancestrale, difficile da spiegare a parole.
Per rendere l’idea di cosa siano gli alberi di ulivo per i pugliesi c’è una storia molto efficace raccontata in “Terroni” di Pino Aprile.
Aprile chiama gli ulivi secolari e millenari “i Patriarchi”, dedica loro un capitolo intero del suo libro. Dopo aver parlato di questi alberi con un esperto del Consiglio nazionale delle ricerche di Perugia, il ricercatore gli spiega che
“L’ulivo è una pianta domestica: può vivere così a lungo, svilupparsi, dividersi, derivare, rinascere da un pollone e ricominciare purché, per tutto il tempo, l’uomo la curi”.
Anche lo stemma della Regione Puglia, oltre agli altri fregi, nel suo corpo centrale, costituito da un ottagono, fa campeggiare l’albero d’ulivo, emblema di pace e fratellanza.
La sua presenza nel mito cristiano risale alle prime pagine della Bibbia, quando Noè, dopo la lunga navigazione sulle terre allagate dal diluvio universale, riceverà dalla colomba un rametto di ulivo, a testimonianza che le terre, dopo il lungo periodo sotto le acque, stavano piano piano riaffiorando.
Sotto il paesaggio pugliese odierno, definito principalmente da oliveti e vigneti, si nasconde la lunga storia di questa pianura, dei suoi pascoli, della transumanza che, con ogni probabilità, ha segnato la storia economica di tutta la regione.
A conclusione della motivazione della scelta dell’ulivo, ecco una citazione tratta dalla celebre canzone di Fabrizio De Andrè “Il Sogno di Maria”:
poi scivolammo tra valli fiorite dove all’ulivo si abbraccia la vite.
Dal punto di vista grafico la parte pittogrammatica del marchio, il tronco d’ulivo, appunto, è stato posterizzato per rendere ancora più evidente l’emblematico nodo del tronco.
La parte del logo è volutamente cornice del disegno, con un font di uso comune che ne permetta la lettura in maniera semplice. I colori impiegati sono tutti toni di grigio e la parola Puglia viene rimarcata con una tonalità più scura.
L’autore Franco Giacopino