Ha sempre rappresentato uno dei punti principali di accesso alla città vecchia attraverso viuzze, vicoli e larghi, Piazza Ferrarese è sempre stata uno dei punti nevralgici della città di Bari.
Era una sorta di derivazione di piazza Mercantile e dove, nel 1612-13, fu costruita una porta di accesso alla città, detta di Mare o di Lecce o Nuova, allo scopo di agevolare l’accesso di merci e uomini nel vicino mercato.
Dal libro «Le Strade di Bari» dello storico barese Vito Antonio Melchiorre, si legge:
«nelle antiche carte e in qualche cronaca cittadina, questo modesto spiazzo si trova spesso citato, fin verso il XVII secolo, come «piazzetta d’armi», per la presenza, come pare, del corpo di guardia preposto al mantenimento della quiete pubblica».
fonte dondialetto
Infatti proprio così era chiamata in quegli anni la Piazza per la presenza del corpo di guardia cittadino.
Nel ‘700, la piazza fu chiamata “del Ferrarese” per onorare due personaggi legati alle origini di Palazzo Starita: Girolamo Barrucchelli e Stefano Fabbri, entrambi ferraresi, che comprarono antiche costruzioni nella piazza per farle diventare appunto Palazzo Starita.
Piazza del Ferrarese accolse i primi edifici pubblici di Bari, quando ebbe inizio la costruzione della città nuova. Il primo fu quasi certamente il mercato coperto delle derrate alimentari rimasto in piedi fino agli anni ’60. Fu distrutto e lo spazio ottenuto fu adibito a parcheggio fino alla fine degli anni ’90.
Agli inizi del nuovo millennio fu costruita una nuova struttura sulla base del vecchio progetto del mercato, ideata per mostre e conferenze, l’attuale Sala Murat.
Nella piazza erano presenti anche altre due costruzioni adibite a mercato: una nelle immediate vicinanze di Palazzo Starita, dedicata a frutta e verdura e l’altra per la vendita del pesce. Infatti, il mercato del pesce esiste ancora e sta per diventare un altro poco artistico culturale della città.